Shopping online: il 50% dei giovani compra fake? Ecco cosa dicono i dati

Un allarme — ma anche una conferma sorprendente di un trend ormai consolidato: più della metà dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni in Europa ha acquistato almeno un prodotto falso online nell’ultimo anno, sia volutamente sia per errore.
Europei vs Italiani: un confronto che mette in luce differenze
- Europa: il 52 % del campione ha acquistato almeno un prodotto contraffatto, e il 37 % lo ha fatto in modo consapevole.
- Italia: i giovani che affermano di aver comprato coscientemente un fake nell’ultimo anno sono il 27 %, mentre il 24 % ha fruito intenzionalmente di contenuti piratati digitali (streaming, download illegali).
Dunque, l’idea del 50% dei giovani che comprano prodotti falsi trova origine nei dati europei complessivi, ma in Italia la percentuale è sensibilmente più contenuta.
I motivi alla base: prezzo, disponibilità e influenza sociale
Il fattore economico resta centrale: circa il 48 % di chi ha comprato consapevolmente fake indica il prezzo molto basso come motivo principale.
Seguono motivazioni sociali: l’influenza dei coetanei o dei social è sempre più rilevante nella scelta di acquistare un fake (incremento dai dati del 2019).
Tipologie di prodotti contraffatti più diffuse
Secondo EUIPO, tra gli under 24, gli acquisti intenzionali riguardano soprattutto:
- Abbigliamento e accessori (17 %)
- Calzature (14 %)
- Dispositivi elettronici (13 %)
- Prodotti per l’igiene e cosmetici (12 %)
L’acquisto non intenzionale di fake è anch’esso pari al 37 % del campione, spesso a causa dell’impossibilità di distinguere un originale da un falso: il 48 % degli intervistati confessa di non essere certo di aver acquistato un fake o meno.
Cosa trattiene i giovani dall’acquisto di fake
Tra chi invece evita i prodotti contraffatti, le ragioni principali sono:
- sfiducia nella qualità (25 %)
- motivi etici o di principio (23 %)
- la consapevolezza dell’impatto economico sulla filiera produttiva (71 % riconosce che danneggia l’economia italiana).
Un fenomeno in evoluzione
Negli ultimi anni, dal 2019 al 2022, la quota di giovani europei che acquistano volontariamente fake è salita dal 14 % al 37 %, evidenziando una crescita significativa del fenomeno.
Sul fronte dei contenuti digitali, cresce anche la consapevolezza di usare fonti legali: il 60 % dei giovani europei (61 % in Italia) dichiara di preferire piattaforme ufficiali, rispetto al 50 % del 2019.
L’immagine secondo cui “il 50 % dei giovani compra fake” trova una base reale, ma solo se i dati vengono considerati nel loro complesso a livello europeo. In Italia, invece, il dato scende al 27 % per acquisti consapevoli di fake e al 24 % per accesso consapevole a contenuti piratati.
Il fenomeno è spinto essenzialmente da fattori economici, reso più accettabile dalla socialità digitale, e ostacolato da preoccupazioni su qualità, legalità ed etica.
La lotta alla contraffazione resta un tema centrale per proteggere consumatori, produttori e integrità del mercato: serve consapevolezza, strumenti di verifica e controlli più efficaci.
© 𝗯𝘆 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗖𝗮𝗺𝗶𝗹𝗼𝘁𝘁𝗼
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