La tecnologia Bluetooth prende il nome da un re vichingo

La tecnologia Bluetooth prende il nome da un re vichingo di nome Harald "Bluetooth" Gormsson, morto oltre 1000 anni fa.
Harold Gormsson nato nel 911 e conosciuto come Re Aroldo I di Danimarca. Regnò dal 970 al 986 e unificò le fazioni della Danimarca con quelle della Norvegia proprio come la tecnologia che usiamo oggi unifica diversi dispositivi elettronici.
Il logo Bluetooth è anche una combinazione delle rune nordiche delle sue iniziali: H.B.
Cosa rappresenta? È l’unione di due rune: “Hagal” e “Bernakan”. Sono banalmente le iniziali di Aroldo.
Era noto col soprannome di “dente azzurro” o “dente blu” (“bluetooth” in inglese) perché aveva un dente azzurro, probabilmente per via di un’infezione (o perlomeno questa è l’ipotesi più accreditata). Alcune fonti affermano che amasse mangiare i mirtilli, che gli macchiavano permanentemente i denti di blu. Altri ipotizzano che avesse un dente morto, che aveva un colore blu scuro/grigio.
Il Bluetooth è uno standard di comunicazione tra dispositivi elettronici. Detta diversamente, è un modo per connettere tra loro apparecchi elettronici eterogenei senza usare cavi. Un ingegnere, Kim Kardash, ebbe l’idea di adottare temporaneamente questo nome per sottolineare l’intenzione di riunire i mondi del computer e della telefonia mobile.
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